La rure è in Alta Val Nure
Potremmo dire che è nata per gioco.
E’ un gioco perché non ci prendiamo sul serio, perché prima di tutto abbiamo voluto dare spazio alla creatività, alla libertà di tentare di realizzare anche le idee bislacche, quelle che quando raccontiamo chi ci ascolta sorride e scuote leggermente la testa. Non possiamo dire di essere gente concreta eppure amiamo la materia, la terra, le pietre. Stiamo in mezzo ai giochi di luce e alla bellezza.
Epperò non è un gioco.
E' una scelta di campo, provarci oppure no. Abbiamo dovuto imparare parecchio, prendere un'enorme quantità di decisioni, pur non essendo persone decise. Facciamo fatica. Rinunciamo a essere ecologisti perfetti, perché proprio non ci riusciamo, nemmeno agricoltori efficaci. Non ci facciamo sconti e ogni tanto entriamo in crisi, cercando di stare in equilibrio tra ciò che vogliamo e le nostre capacità.
Ci mettiamo in gioco.
Viviamo nella rure dal luglio del 2011.
Siamo in 2 e siamo entrambi del 1970.
Abbiamo recuperato per quanto possibile un'armonia negli spazi interni e da diverse casette in pietra separate, 5 per la precisione, ora ne abbiamo una, con 6 diversi ingressi. L'ultima casetta, che stiamo ancora finendo di sistemare, la casetta del Pol, è stata coccolata conservando il vecchio rovere, intonacandola con paglia e grassello, e recuperando le piastrelle di cotto della casa del Pino ad Assé. Ogni ambiente ha qualcosa di unico e solo suo. Abbiamo anche la casa della Maria e la dobbiamo ristrutturare. Ci sembra un'operazione un po' più facile rispetto a quelle portate avanti finora ma chissà, le sorprese ci sono sempre. Una volta sistemata anche quella dovremmo essere in grado di ospitare 10/12 persone + coloro che non hanno problemi a stare in tenda.
Il terreno che abbiamo è costituito da una multitudine di microframmenti di bosco e qualche raro seminativo che complessivamente, facendo la somma di tutti i pezzi, arrivano a 3 ettari circa. Attorno a casa abbiamo alcuni campi miracolosamente in contatto l'uno con l'altro che insieme, più o meno, faranno un ettaro o qualcosa di più. Certo, sono piuttosto scoscesi tranne in alcuni punti... Stiamo "guadagnando terreno", abbiamo tolto gli arbusti, un po' a mano con la zappa e poi grazie all'aiuto di uno scavatore che ha tolto le radici. Abbiamo una piccolissima coltivazione di lavanda, un'orto che sembra una food forest, più per l'aspetto forest che per quello food, e un pregevolissimo campetto di patate (quello quasi in piano!). La nostra terra ci regala una ricca varietà di piante spontanee che in pianura te le sogni e noi stiamo imparando. Un po'.
Tutto attorno, tra casa e campi, ci sono i muri a secco
La rure è una cosa di valore, lo è in sé, non solo per noi. Però non ha senso se rimaniamo solamente noi due: se non c'è socialità non c'è niente. Per questo stiamo proponendo l'acquisto collettivo di altre casette giusto qui davanti. Sì, anche a te che leggi.